Un invito rivolgo a tutti, ma dico soprattutto ai giovani: vivete nella gioia e nellamore. Non fatevi rubare la speranza, ha aggiunto richiamando il titolo del suo libro scritto nel 2009 per i tipi della Mondadori. E ancora: non andate in cerca solo di successi umani; non cadete nella morsa del male, della droga, degli alcolici, che vi rovinano e vi degradano, creando solo vuoto e miseria spirituale.
Correte incontro a Cristo e troverete la gioia della vita, la forza di trasformare non solo la vostra vita, ma anche quella di tanti vostri amici che chiedono di essere aiutati per uscire dal tunnel del male e del ripiegamento su se stessi, dalle ansie e dalle paure, dalle depressioni, per rifarsi una vita nuova, una vita risorta, una vita generosa, fatta di amore e di solidarietà verso gli altri.
La risurrezione di Cristo cambia totalmente il quadro di riferimento della nostra storia: il nostro destino ultimo è lassù, insieme con Cristo, in Dio. Ma oggi, la nostra vita e le nostre scelte devono restare coerenti col Vangelo dellamore che Cristo ci ha donato con la sua morte e risurrezione. È Cristo risorto la nostra speranza!
Un pensiero, questo, espresso anche nella Veglia della Vigilia di Pasqua, in Cattedrale: è un nuovo inizio, linizio di un nuovo giorno che ci avvolge, il primo giorno della nostra personale creazione, simile a quellaltro giorno della prima creazione, quando Dio disse: sia la luce! E la luce fu. Dio disse che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. In questa notte, Dio ha detto ancora una volta: Sia la luce! e la luce è apparsa: Cristo! Cristo, infatti, ha detto: Io sono la luce del mondo.
Con la risurrezione di Gesù, siamo diventati figli della luce! Perciò vogliamo abbandonare le opere delle tenebre; vogliamo uscire dal buio del peccato, vogliamo rifiutare tutto ciò che può oscurare la luce della Grazia che Gesù ci ha donato; respingendo dalla nostra vita ogni forma di egoismo che ci impedisce di vedere Dio e gli altri come nostri fratelli; ogni forma di odio e di sopraffazione, che portano alla morte propria e degli altri.