Pubblichiamo il messaggio di Don Gennaro Busiello, referente diocesano per la Tutela Minori:
“In concomitanza con la Giornata europea per la protezione dei minorenni contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale, istituita nel 2015 dal Consiglio d’Europa, il 18 novembre la Chiesa celebra la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Il tema che accompagnerà la preghiera e la riflessione delle comunità ecclesiali in Italia è: “Ritessere fiducia“. Nello slogan promosso dai vescovi italiani, infatti, si sottolinea come la fiducia, segno della consegna di qualcuno a qualcun altro e, pertanto, dinamica essenziale all’interno delle relazioni di accompagnamento pastorale, possa essere, purtroppo, tradita o manipolata, innescando meccanismi di abuso emotivo, spirituale, di coscienza, di potere o sessuale.
La giornata di preghiera e di sensibilizzazione ricorda al confessore, al direttore spirituale, all’accompagnatore e all’educatore (sia chierico, sia laico) che la loro missione è quella di prendersi cura dell’umanità vulnerabile che, bussando alla porta di quel cuore, di quell’ufficio, di quella canonica o di quel centro pastorale, spera di incrociare il volto del Buon Pastore, che va in cerca della pecora perduta e riconduce all’ovile quella smarrita, fascia quella ferita e cura quella malata, ha cura della grassa e della forte (cf. Ez 34). Ogniqualvolta un chierico o un laico viene cercato in virtù del ruolo, del carisma, del ministero o della specifica competenza acquisita, la persona che bussa a quella porta implicitamente afferma: “Io mi fido di te! Non so se potrai aiutarmi, ma ti chiedo di starmi vicino, di ascoltarmi, in forza di Colui che rappresenti per me. Metto a nudo la mia storia, la mia coscienza e le mie emozioni di fronte a te. Ti prego: prenditi cura di me e non farmi del male! Non abusare della mia vulnerabilità, dovuta alla mia giovane età, ai miei deficit cognitivi, alle ferite che porto impresse nel cuore, alle ingiustizie sociali, agli eventi che mi hanno segnato o al peso della vita!”.
Al fine di sostenere l’Ordinario del luogo nell’azione formativa, nella sensibilizzazione delle comunità circa la realtà degli abusi, nell’accompagnamento delle vittime e nell’eventuale segnalazione di abusi commessi da chierici e laici nelle realtà ecclesiali loro affidate, la Conferenza Episcopale Italiana ha chiesto a ogni diocesi di fornirsi di un Servizio Diocesano Tutela Minori e Adulti Vulnerabili e di un Centro d’Ascolto per accogliere le denunce e curare le ferite. In Campania, accanto ai Servizi diocesani, i cui referenti cercano di lavorare in rete, esistono cinque centri d’ascolto (uno per ogni provincia della regione), sebbene in molti contesti ecclesiali regionali, purtroppo, si continui a ignorarne l’esistenza.
Oltre a promuovere l’iniziativa del 18 novembre e a curare la formazione di coloro che sono più a stretto contatto con minori e adulti vulnerabili, l’ufficio diocesano resta a disposizione di parroci, superiori di comunità religiose, associazioni e movimenti, qualora ritenessero opportuno coinvolgerlo in attività di prevenzione e di informazione.
Per contattare l’ufficio, basta scrivere una mail a: tutelaminori@chiesadinapoli.it o visitare il sito: chiesadinapoli.wixsite.com/sdtm. Il Centro d’Ascolto per la provincia di Napoli è, invece, raggiungibile al numero telefonico: 081/8765176 il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00.
Consultando il link https://tutelaminori.chiesacattolica.it/ritessere-fiducia-iv-giornata-nazionale-di-preghiera-per-le-vittime/, è, infine, possibile scaricare schemi di veglia, riflessioni e commenti sulla giornata di preghiera del 18 novembre.”