Il vescovo ausiliare di Napoli, mons. Lucio Lemmo, lunedì 26 aprile nel primo anniversario della canonizzazione, ha benedetto la targa commemorativa di santa Caterina Volpicelli in via Port’Alba 30, dove la santa è nata.
«Con grande gioia l’istituto delle Ancelle del Sacro Cuore di Caterina Volpicelli sosta in questo luogo – ha detto la Madre generale, Suor Concetta Liguori – qui, come ricorda oggi la targa voluta dal Comune, nacque il 21 gennaio del 1839 Maria Caterina Volpicelli e qui fu battezzata nell’oratorio di casa. Qui saluteremo in lei una persona speciale di Napoli, una cittadina e fedele della nostra terra, una mistica, un’educatrice e una santa che ha percorso le strade, le piazze, i conventi e le chiese della nostra terra lungo un arco di tempo assai difficile per l’Ottocento religioso meridionale».
La targa è stata consegnata alla città dal Comune di Napoli, rappresentato dagli assessori Diego Guida e Alfredo Ponticelli.
«Santa Caterina tanto ha dato all’emancipazione della donna, dimostrando una fede e una cultura così profonde e radicate da meritare la canonizzazione» – ha detto l’assessore Guida». La giornata è stata allietata dai canti in onore della santa, eseguiti dai bambini delle scuole elementari dei tre istituti volpicelliani: largo Volpicelli, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli. «La canonizzazione e l’inserimento nel calendario cattolico – come Santa Caterina Volpicelli alla data del 26 aprile – fa sì che la “santa Caterina di Napoli” sia oggi definitivamente presente nella memoria dei fedeli non solo di Napoli ma di tutto il mondo. Ogni luogo da lei frequentato diviene una memoria perenne di lei e della nostra città, soprattutto delle famiglie e delle persone della nostra bella e tormentata città», ha aggiunto la madre generale.
«Questa targa è importante per fare memoria e non dimenticare il passato», ha concluso mons. Lemmo.