“SE NON ORA, QUANDO? SE NON IO, CHI?”

Oltre mille presenze a "Radici di Gioia" la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana

Più di mille giovani hanno letteralmente affollato la Basilica dell’Annunziata Maggiore per la Giornata mondiale della Gioventù. Un tema riproposto in tutte le diocesi del mondo, ma che a Napoli prende il sapore del lavoro, del riscatto, della solidarietà.

Da un lato le testimonianze di chi era a Lisbona con 1 milione e mezzo di giovani per creare un ponte umano tra persone di nazionalità e culture diverse, unite dall’unica fede cristiana ricordando che Papa Francesco, guardando alla gioia di Maria, ha esortato i giovani a essere radici di gioia perché la gioia è missionaria. Ecco il motivo per cui, per le strade di Forcella e della Maddalena, la bandiera della pace ha manifestato la posizione dei giovani di Napoli per il disarmo di ogni cuore in contrasto a ogni tipo di violenza: la violenza delle armi, la violenza di genere, la violenza sui bambini, ogni tipo di discriminazione e schiavitù.

Dall’altro, il bisogno di pace del pianeta si è incontrato al bisogno della diocesi di Napoli. In occasione della GMG dello scorso anno don Mimmo Battaglia annunciava che “la Chiesa di Napoli ha un patrimonio grande, d’arte, di chiese e non solo, di terreni e grazie a una Commissione sul patrimonio fosse tempo che attraverso l’imprenditoria giovanile questo patrimonio diventasse generativo per il sociale del nostro territorio, affinché i beni della Chiesa potessero creare lavoro e per liberare gli impoveriti”.

Alcuni giovani, accompagnati dal Progetto Policoro che orienta all’imprenditoria giovanile sui valori della dottrina sociale della Chiesa, hanno presentato una prima risposta partendo dal patrimonio artistico-culturale. Anche i laboratori tematici sono stati uno strumento di protagonismo giovanile: il servizio caritativo per mettere i poveri al primo posto, la cura dei ragazzi per creare un patto educativo, l’attivismo civico per avere città più giuste, la proposta missionaria fuori dalle zone comfort, la via della bellezza per evangelizzare, l’orientamento per gli adolescenti a partire dai propri talenti, passioni e intelligenze.

Una sfida lanciata ai giovani dall’arcivescovo di Napoli che ha sintetizzato nel claim: “Se non ora, quando? Se non io, chi?”.

Nell’atmosfera suggestiva di San Giorgio Maggiore la sfida è diventata preghiera notturna. Per ogni grande sfida, da buoni napoletani radicati nella propria cultura, è necessario chiedere un aiuto dall’alto. Giovani, facciamo il tifo per voi!

 

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