Pubblichiamo il testo di presentazione del programma per la formazione permanente del Clero a cura di Don Lello Ponticelli:
“Carissimi, nel recente messaggio per il nuovo anno pastorale il Vescovo ci ha invitato a fare memoria della logica del seme, ricordando il compito di seminare, ma nello stesso tempo di essere
noi stessi un seme del Regno come persone e come comunità. Applicandolo a noi che pure vogliamo essere seme del Regno come preti e come Presbiterio, siamo chiamati a fare ciascuno la sua parte per “camminare nella concretezza del noi”. Siamo grati per i tanti frutti già raccolti dal seme del Battesimo e della Vocazione sacerdotale, ma con umiltà riconosciamo che una parte si possa essere sprecato. Guardiamo però al presente e soprattutto al futuro, vigilando affinchè il tanto seme ancora deposto e presente in noi non sia soffocato dalle spine e dai sassi della stanchezza, della delusione e del disincanto, di una certa demotivazione e di un malcelato disfattismo che diventa troppo spesso sterile lamentela.
Non ci piace e non può piacerci tutto questo e nemmeno vogliamo piangerci addosso o cercare di chi è la colpa; non vogliamo subire l’atmosfera di disorientamento e, talvolta, di confusione perchè poniamo fiducia in Colui che ogni giorno continua a spargere in abbondanza il seme della Sua Parola. È la Parola Sua che è sempre capace di bucare la roccia e rifiorire copiosamente anche nelle condizioni meno favorevoli. “Gesù, anche oggi – scrive Don Mimmo nel messaggio – ci chiede di fidarci di Lui, …senza forzare la mano, senza credere che tutto si fondi unicamente sulla nostra, pur necessaria, programmazione”. E’ in questo spirito che condivido con voi le iniziative per la nostra crescita permanente messe a punto con il Vescovo, anche grazie ai consigli ricevuti dalla Commissione per la formazione permanente, dai referenti decanali e da tanti di voi. Riscopriamo lo stile dell’agricoltore che, come ci ricorda san Giacomo “aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra” (Gc 5,7). Insieme, per camminare come seminatori, pellegrini e testimoni di una speranza che ci fa sentinelle nella notte, capaci di vedere “la spiga dove gli occhi di carne vedono solo un seme che marcisce” (Don P. Mazzolari).
Don Lello Ponticelli – Delegato Arcivescovile per il Clero