Dall’omelia del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli:
“Nella solennità dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine Maria la liturgia ci invita a guardare la figura di Maria e la sua vita totalmente donata al suo Figlio Gesù, per riflettere sulla nostra esistenza e verificare se la nostra fede, il nostro coraggio di amare e perdonare, il nostro desiderio di essere autentici testimoni di Cristo e del suo Vangelo nel nostro mondo, sono veri e sinceri. Se Maria è assunta vuol dire che ogni difficoltà e ostacolo, che si frappongono tra noi e il piano che Dio ha per noi, possono essere superati. Lo dimostra la vita dei Santi, che, come Maria, sono modelli ed esempi di fede incarnata e di speranza viva nella risurrezione. La loro santità, riconosciuta dalla Chiesa, è insegnamento per noi e sprone a conoscere, accettare e seguire le vie e le maniere scelte da Dio nei suoi decreti eterni. E’ quanto avvenuto nella vita dei nostri due Beati, Vincenzo Romano e Nunzio Sulprizio, che saranno canonizzati da Papa Francesco il 14 ottobre, durante il Sinodo dei Giovani. Vincenzo Romano, parroco a Torre del Greco, è stato un esempio di quella carità pastorale che lo spinse a donarsi senza riserve alla sua gente per sollevarla nel corpo e nello spirito. Il giovane Nunzio conobbe difficoltà e sofferenze fin dall’adolescenza, ma, invece di deprimersi, ascoltò la voce del Signore che lo chiamava a offrire le sue sofferenze e il duro lavoro a cui fu sottoposto per il bene degli altri, fino al sacrificio ultimo della sua vita, testimoniando anche agli ammalati la serenità della sofferenza accetta per amore di Cristo. Leggiamo e meditiamo la vita di questi due prossimi Santi napoletani e rinnoviamo il nostro impegno a proseguire sulla strada della santità che ci apre le porte del paradiso. Maria, segno di sicura speranza, ci aiuta a progredire nella santità, a pensare, a preparare e ad assicurare la nostra risurrezione attraverso la strada delle opere di carità e, nel prossimo anno pastorale soprattutto verso gli infermi, ai quali la Chiesa di Napoli dedicherà vicinanza e condivisione, nello spirito dell’Opera di Misericordia “Visitare gli Infermi, alla quale si ispira la mia Lettera Pastorale che sarà diffusa a partire dal 14 settembre prossimo.”