Solennità Maria SS.ma Assunta in Cielo

-in allegato l'Omelia del Cardinale Sepe

Cari fratelli e sorelle,il racconto evangelico dell’Annunciazione dell’angelo a Maria e quello della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta costituiscono il perno centrale per contemplare e vivere la festa dell’Assunzione di Maria al cielo, festa che è celebrata sia nella Chiesa d’Occidente, sia in quella d’Oriente.Come sappiamo, nella Chiesa Cattolica il dogma dell’Assunzione fu proclamato durante l’anno santo del 1950 dal Papa Pio XII, dopo aver sentito il parere di tutti i vescovi del mondo. Questa festa affonda le sue radici nei primi secoli della chiesa e in Oriente, ancora oggi, viene chiamata “ Dormizione della Vergine”.Maria ha lasciato questo mondo con il suo corpo e con la sua anima, ma continua ad essere con noi come lo testimoniano, tra l’altro, le tante apparizioni della Beata Vergine nei secoli. Assunta in cielo, continua ad essere Madre nostra, nostra Avvocata e Protettrice. Lo è soprattutto oggi per noi, che stiamo vivendo un momento difficile e delicato; lo è per le nostre famiglie, che stanno perdendo la gioia dell’amore che unisce; lo è per i nostri giovani, scoraggiati perché nessuno apre loro le porte di un futuro sereno e dignitoso; lo è per il sempre maggior numero di coloro che non trovano o hanno perso il lavoro e spesso sono in balia di forze malavitose, che li strumentalizzano per le loro losche imprese. Maria continua ad accompagnare e proteggere quanti vivono nella sofferenza, i malati, i carcerati, gli anziani, tutti i poveri del mondo, i tanti emigranti che abbandonano i loro paesi a causa delle guerre e della miseria e cercano un rifugio accogliente e rispettoso della loro dignità umana.La festa di oggi ci aiuta a prendere coscienza che, come cristiani, dobbiamo abbandonare ogni forma di egoismo e aprirci agli altri se vogliamo che, un giorno, il Signore apra anche a noi il cielo della sua misericordia e del suo amore. “ A Maronna v’accumpagna”
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