I Vescovi della Campania esprimono amarezza e solidarietà allArcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti, per quanto è avvenuto nel corso della processione di S. Matteo a Salerno. Lamarezza corrisponde al constatare «una vera e propria ferita inferta ad una Chiesa che venera intensamente i suoi Santi» e che atteggiamenti pretestuosi e prese di posizione ingiustificate hanno decisamente deturpato nel suo autentico volto mentre si cercava di vivere «una serena e gioiosa esperienza di fede nellautenticità della tradizione cristiana».
Quanto è accaduto, ben oltre lamarezza, esige rinnovato vigore nel cammino di evangelizzazione, teso a promuovere e valorizzare autenticamente la pietà popolare. È necessario, ai vari livelli di responsabilità ecclesiale e sociale, incentivare un cammino di approfondimento per ridurre le zone dombra che tradiscono la qualità autentica della pietà popolare, per evitare che alcune «feste popolari nella nostra regione abbiano solo la parvenza del sacro»; siano «svuotate del loro contenuto Cristiano» e, di fatto, «non rendono credibile la fede agli occhi dei lontani». E quanto ci viene indicato dal Documento dei Vescovi della Campania, il quale non vuole in alcun modo inibire la sensibilità veramente popolare dei fedeli ma chiede che «le feste religiose siano autentiche celebrazioni di fede incentrate nel mistero di Cristo e siano purificate da infiltrazioni profane». Tali indicazioni, che lArcivescovo di Salerno ha fatto proprie, devono essere accolte dai fedeli evitando atteggiamenti supponenti e pretestuosi, che di fatto snaturano e offendono la natura stessa della fede popolare. I Vescovi della Campania auspicano che le manifestazioni del culto popolare siano sempre più espressioni autentiche e comunitarie di vera fede e testimonianza dei genuini sentimenti religiosi della comunità.I Vescovi della Campania