“Sono pronto a fare la mia parte”

Il Cardinale Crescenzio Sepe manda un messaggio agli operai della Whirlpool

Pubblichiamo il testo del videomessaggio inviato dal Cardinale nel giorno di Pentecoste.

Carissimi Lavoratrici e Lavoratori della Whirlpool,

sono felice di questo incontro con Voi tutti, sia pure attraverso un videomessaggio, che comunque non annulla la dimensione umana del rapporto bello e sentito vissuto in questi anni, a nome della Chiesa di Napoli.

E mi piace parlarVi proprio ricordando la gioia e la familiarità che ho provato stando con Voi almeno in due occasioni credo. Si tratta di sentimenti che nascono dalla consapevolezza che ci si trova all’ interno di un’Azienda solida, importante e florida per la consistenza della proprietà presente a livello internazionale e per la qualità dei prodotti che da Napoli, dalla Vostra fabbrica di Napoli sono stati offerti al mercato.

Queste considerazioni hanno accompagnato tutti Voi, le Vostre famiglie, le Organizzazioni Sindacali e anche la Chiesa di Napoli che del popolo di Dio è chiamata a condividere momenti di serenità e anche preoccupazioni.

E’ un giorno particolare oggi, domenica 31 maggio. Lo è per Voi tutti e per Napoli, perché ci riporta indietro di un anno, allorquando la Proprietà annunciò di rinunciare allo stabilimento di Napoli. Una doccia fredda. Un colpo al cuore. Un dolore imprevisto perché non c’erano segnali di crisi e quell’ annuncio sembrava immotivato.

E’ trascorso un anno tra alterne vicende, tra alti e bassi, tra ipotesi possibili e avvilimenti, tra promesse e smentite. Ci sono stati incontri, trattative e contatti. Sono intervenuti I Sindacati, le Istituzioni e anche la Chiesa. Io stesso ho avuto incontri e ho tentato doverosamente una mediazione che già avevo fatto, con successo, per lo stabilimento di Carinaro.

C’è stato qualche momento in cui sembrava aprirsi all’ orizzonte uno squarcio di sole. Abbiamo atteso, palpitato e gioito. Il cuore di tutti Si è aperto alla speranza che ancora vive e deve vivere in ciascuno di noi. I ripensamenti sono possibili, basta che ciascuno faccia la propria parte con responsabilità e non con freddo calcolo.

Tutto è ancora possibile perché dipende dalla volontà degli uomini e delle parti in campo. Noi di Napoli in particolare, ma tutto il mondo sta vivendo un momento tragico di sofferenza, di dolore, di preoccupazione e anche di lutto per la persistente pandemia da coronavirus, che ha fiaccato intere famiglie accentuando paurosamente la crisi lavorativa e compromettendo ogni possibile reddito. Non si può infierire ulteriormente sulla carne viva di una città e della classe lavorativa.

Noi continuiamo a credere al buonsenso, alla serenità della riflessione, al senso cristiano del lavoro, del profitto, dell’impresa.

La speranza ci accompagna e ci sostiene sempre ma in modo particolare oggi, Festa di Pentecoste. Siamo cristiani e credenti e sappiamo bene che lo Spirito Santo può fare cose meravigliose e miracolose. Può illuminare le menti e aprire, intenerire i cuori degli uomini, rendendo possibile ciò che sembra impossibile.

Con questa certezza e mettendoci nelle mani di Dio, con la intercessione della Beata Vergine e del nostro San Gennaro, saluto Voi tutti e rivolgo il mio accorato appello alla Società perché trovi le giuste intese con i Sindacati e con le Istituzioni.

Napoli non vuole che la Whirlpool lasci la città, in nome di un rapporto bello e ricco di soddisfazioni che c’è stato e può continuare a esserci.

Io sono pronto a fare la mia parte, senza ingerenza alcuna, se volete.

Su tutti scenda la benedizione di Dio.

+ Crescenzio Cardinale Sepe

 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail