“Svegliati, quando la povertà ci brucia sulla pelle, quando la disperazione spinge la nostra mamma e il nostro papà a farci salire su una barca, ad entrare in una stiva, a sfidare la sorte per un pugno di futuro.
Svegliati, quando la brezza che accarezza la nostra barca diventa un soffio di terrore, quando le onde del mare con cui giochiamo in spiaggia si trasformano in mostri spaventosi, capaci di inghiottire le nostre mamme, i nostri papà, le nostre piccole vite, strappandoci i sogni.
Svegliati, quando le nostre morti vengono trasformate in polemiche politiche, quando i nostri corpi divengono semplici immagini di repertorio trasmesse nei salotti confortevoli di chi non conosce i nostri mondi, le nostre terre, le nostre storie.
Svegliati, quando l’indifferenza dei potenti ci uccide una seconda volta, quando la gente dinanzi ai nostri sogni spezzati non si scandalizza, perché assuefatta all’ingiustizia, anestetizzata dall’ indifferenza, accecata dalle luci effimere dell’individualismo.
Svegliati o Dio, perché dormi? Non ci respingere.
Così pregavamo con i nostri vagiti, queste le parole che uscivano dai nostri occhi come lacrime mute.
Ma ora, qui – tra le tue braccia calorose e accoglienti –, sappiamo che non hai mai dormito, che eri accanto a noi, amico fedele dei nostri sogni, che eri dentro di noi, carne della nostra carne, cuore del nostro cuore.
Ma ora, qui – tra le tue braccia – ti scopriamo vigile e pronto a raccogliere le nostre vite, come approdo sereno, porto sicuro, casa accogliente. E mentre ricuci come tenera madre la coperta dei nostri sogni per cullarci con la tua eterna gioia, pensando ai potenti, ai governanti, ai popoli del mondo ricco vorremmo gridarti un’ultima preghiera: “Svegliali, perché dormono? Che non ci respingano per sempre”!
Sveglia i potenti della terra dal torpore dei loro calcoli fatti di cifre e non di volti, di statistiche e non di storie, di numeri e non di nomi! Rendi inquiete le loro notti, fa che le nostre voci di bambini dalle ali spezzate urlino alle loro coscienze, fino a convertirli al tuo sogno di giustizia, solidarietà, pace!
Sveglia i popoli del sazio Occidente, affinché non cadano nel torpore di false credenze che raccontano di un nemico invasore, fomentando guerre tra poveri, utili solo ad arricchire pochi e lasciare indietro molti. Ridesta nei loro giovani il desiderio di rimboccarsi le maniche per costruire un mondo più giusto e fraterno, capace di far fiorire persino nel deserto delle coscienze assopite il fiore della pace e della solidarietà!
Risveglia Signore negli uomini e nelle donne di questo tempo, i sentimenti più nobili che ci rendono umani, squarcia il velo dell’egoismo, abbatti il muro dell’indifferenza, sussurra ai loro orecchi la più scomoda delle verità: noi bimbi di Cutro e di Pylos siamo i loro figli. Svegliali, ti preghiamo, affinché mai più accada che altri figli siano sepolti nel cimitero di questo mare, affinché al più presto questo Mediterraneo si trasformi da tomba di umanità in culla di una nuova civiltà, fraterna e solidale, giusta e pacifica, fondata sul tuo comandamento di amore e di accoglienza!”