“Un uomo senza sogni è un uomo che non esiste”

Il Cardinale Sepe a Dimaro con il Napoli

L’Arcivescovo, come è già da alcuni anni, dal Santuario di Pietralba, sopra Bolzano, si è trasferito lunedì 24 luglio a Dimaro, la ridente località del Trentino ormai diventata familiare ai tifosi napoletani, dove è stato ricevuto dal Presidente Aurelio De Laurentiis e ha  trascorso una giornata con i calciatori azzurri, la dirigenza e con Sarri e lo staff tecnico.
Il Cardinale Sepe, accompagnato da un gruppo di sacerdoti, ha celebrato a bordo campo la Santa Messa e ha benedetto la compagine azzurra, complimentadosi per il bel calcio che sotto la guida di Sarri viene espresso, incoraggiando gli atleti e augurando loro nuove affermazioni e un successo sempre maggiore. Il cardinale ha omaggiato il Presidente De Laurentiis con una statua del Busto di San Gennaro. 
Molto sentiti dai calciatori alcuni passaggi della sua esortazione:
“Noi abbiamo un sogno che può essere realizzato quest’anno. Il nostro caro Presidente De Laurentiis ha preso questa squadra dalla Serie C , l’ha portata in Serie A e ha reso il Club di livello internazionale. La sua è stata una grande opera”.

“Ora ci manca solo la ciliegina sulla torta. Questa è una squadra meravigliosa che può realizzare il nostro sogno, guidato dal nostro grande tecnico che si è imposto con un gioco fantastico al quale tutti si inchinano”.

“Un uomo senza sogni è un uomo che non esiste. E noi per questo sogno viviamo, e viviamo nella fede che possa accadere. Io dico ai nostri campioni: dovete credere in voi stessi, nella potenza della vostra capacità e nella consapevolezza della vostra abilità. Questa è una Società che vi riempie di affetto ed avete al fianco una meravigliosa tifoseria che camminerà con la squadra e vi seguirà sempre con amore”. 

“Con l’aiuto e con la benedizione di chi è più in alto di noi, auguro tutto il bene possibile al Napoli ed ai tifosi azzurri. Dio vi benedica e ‘a madonna v’accompagna”.

Dopo una pausa conviviale, l’Arcivescovo ha fatto ritorno al Santuario della Madonna di Pietralba, nella località dolomitica, che lo accoglie come consuetudine da oltre trent’anni per un periodo di riposo.
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