Una piazza a Scampia per “non arrendersi al male!”

Con 10.000 firme raccolte, il sostegno dell’VIII Decanato della Diocesi di Napoli, la mobilitazione di 5 parrocchie e di decine di associazioni di volontariato sociale e culturale, la gente di Scampia si fa promotrice di una petizione popolare per intitolare la sua più grande PIAZZA a GIOVANNI PAOLO II.
Ne parleranno al Convegno
“NON ARRENDETEVI AL MALE! MAI!
Scampia e Giovanni Paolo II 20 anni dopo”
che si terrà il prossimo 16 ottobre 2009, alle ore 17,30, nell’Auditorium dell’Istituto Tecnico Galileo Ferraris in via Labriola, tre testimoni d’eccezione: Don Giovanni d’Ercole, noto teologo-giornalista televisivo e vice direttore della sala stampa vaticana all’epoca del papa polacco; Enzo Avitabile, musicista, cantautore e profondo conoscitore delle antiche radici culturali delle contrade dell’area nord di Napoli;  Mario Di Costanzo, Direttore dell’Ufficio per il Laicato della Diocesi di Napoli. 
Era il 10 novembre del 1990 quando,  in quello stesso spazio che ne prenderà il nome, il papa che veniva “di lontano” si fece vicino più di ogni altro alla gente di Scampia e la esortò a “Non arrendersi al male!Mai!” 
In tutti questi anni quel grido non è rimasto inascoltato, ma è risuonato nel cuore e nella mente di centinaia di uomini e donne e gli ha dato la forza di operare il bene e di alimentare quella speranza che il Papa era venuto ad offrire a piene mani, incurante delle facili condanne che sul quartiere, ieri come oggi, si abbattono. Quell’evento, ora lo si capisce, segnò per il quartiere come l’inizio di una consapevolezza di sé e, con essa, l’inizio della storia di una collettività. Una comunità di uomini che voleva e vuole – come disse il papa – “concordia e pace, progresso nella libertà e nel rispetto, sicurezza dai pericoli fisici e morali, decoroso lavoro” e, ancora, che voleva e vuole “quella solidarietà che…costituisce la condizione di un autentico sviluppo sociale, culturale, economico, etico e religioso”.
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