Dinanzi alle fiamme della “Venere degli Stracci” l’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, esprime dispiacere e sconcerto per un atto che lede l’immagine della città e della sua gente e offre una narrazione distorta di quello che è il genio autentico dei Napoletani i quali nel corso dei secoli si sono dimostrati capaci di accogliere, valorizzare, tutelare, diffondere l’arte in ogni sua forma, al di là dei gusti e delle valutazioni personali.
Distruggere un’opera d’arte é un’attentato alla cultura e all’anima e per questo dinanzi al rogo dell’opera di Michelangelo Pistoletto la Chiesa Napoletana mentre manifesta solidarietà all’artista , auspica che dalle ceneri di quest’opera rinasca un nuovo senso di corresponsabilità nel custodire, diffondere, incentivare la bellezza e l’arte. L’arte e la bellezza sono infatti linguaggi universali, capaci di elevare il cuore, contribuire alla causa della pace, della custodia del creato, della dignità dell’uomo. Inoltre, dinanzi a quest’azione ignobile occorre ribadire che l’unico rogo auspicabile è quello che nasce dalle fiamme della Pace e della giustizia, fiamme capaci di bruciare ogni forma di violenza, teppismo, incuria, rimpiazzandole con il senso di solidarietà, rispetto, senso del bene comune.