VILLAGGIO DELLA PACE

Don Mimmo Battaglia con le Associazioni e i Movimenti laicali promuove una giornata intera di dialogo, confronto e preghiera per la pace

Un Villaggio della Pace. E’ stato promosso dalla Diocesi per sabato 22 giugno 2024 in piazza del Gesù, dalle ore 10.30 alle 21, attraverso un  gruppo di laici e laiche di Associazioni e Movimenti , che si sono messi insieme per sviluppare, in un giorno intero,  un dialogo e un confronto con i cittadini con i quali riflettere e lanciare, ancora e sempre, un messaggio forte sulla necessità e urgenza di un mondo di pace.

Verranno allestiti vari gazebo a tema e tantissimi volontari accoglieranno i visitatori per parlare del grandissimo e impareggiabile valore della pace, a fronte della potenza distruttiva e assassina della guerra.

La pace non si esaurisce in discorsi belli e intenzioni buone, perché la pace va costruita nelle relazioni, negli sguardi, nella correzione fraterna, nel perdono, nel rispetto  reciproco e nella pazienza dell’ascolto.

Il Villaggio della Pace si propone di far parlare adulti e  piccoli, uomini e le donne che soffrono la criticità e la finitezza del presente, ma sperano nel futuro di un mondo riconciliato.  Tutti potranno parlare e interrogare, esprimere il proprio pensiero e i dubbi, le preoccupazioni e le aspettative, rompendo il muro della solitudine e aprendo i loro cuori a spazi di speranza.

Sarà, dunque, il Villaggio della inclusione, dell’incontro e dell’ascolto, della creatività e dell’aiuto morale, della musica, dei cori e dei canti, dei giochi per i bambini, del vincolo di appartenenza alla stessa famiglia umana. La Pace è tutto questo, è convivenza, è realizzazione del bene comune.

Sarà, in particolare, il Villaggio della preghiera, la preghiera fatta insieme e con l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia, nel pomeriggio, nella Chiesa del Gesù, perché la preghiera attraverso strade sconosciute arriverà a costruire ponti di pace tra i popoli spaventati da  “un uragano che potrebbe scatenarsi ad ogni istante con una travolgenza inimmaginabile.” (Pacem in terris/ Papa Giovanni XXIII).

                        

 

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