“Chiedendoti qualcosa che forse può sembrarti strano e inedito.
Non stiamo qui a chiederti miracoli ma siamo qui ad ascoltarti
per cogliere con attenzione il miracolo che tu chiedi a noi!
Sono certo che tu oggi desideri che i nostri sguardi siano capaci di andare oltre l’immediatezza del segno ammirevole del tuo sangue, evitando di interpretarlo in termini benauguranti
per comprenderne invece il significato evangelico.
Vuoi che non ci fermiamo dinanzi al grumo solido o liquefatto della tua ampolla,
ma desideri che il suo vetro e il tuo sangue diventino per noi un filtro
attraverso cui guardare il cammino della nostra città e dell’intera umanità!
Il segno del tuo sangue ci inviti, oggi più che mai, ad adoperarci con tutto noi stessi per fermare il fluire del sangue innocente, le mani dei fratelli che si scagliano contro i fratelli, le ferite che lacerano il tessuto sociale, educativo, economico della nostra città e del mondo intero!
Oggi non siamo noi a chiedere a te un segno prodigioso ma sei tu a farti portavoce del Risorto, chiedendoci di compiere il miracolo della pace, il prodigio della riconciliazione,
realizzando il sogno della fraternità, della giustizia, della solidarietà!
Oggi chiedi alla tua Chiesa di compiere il miracolo della conversione sinodale, tornando con entusiasmo e senza infingimenti al cuore del Vangelo, per condividerlo con tutti gli oppressi e gli sfiduciati che attendono una Parola di resurrezione e di vita eterna!
Oggi chiedi alla nostra città di compiere il miracolo della conversione politica della comunità,
un processo di rinnovamento in cui istituzioni, politica, società civile e ogni cittadino possano dar vita a quel “noi” capace di rendere Napoli un luogo sicuro, un segno di speranza,
una terra capace di nutrire i suoi figli con amore e speranza!
Oggi chiedi alle nazioni e al mondo intero, ai governati e a chiunque occupi un ruolo di responsabilità, di compiere il miracolo della conversione pacifica e non violenta,
affinché ogni arma sia deposta, i ponti tornino ad essere attraversati, il dialogo ridiventi lo strumento privilegiato ed essenziale per la risoluzione di ogni contesa!
Oggi, Vescovo e Martire Gennaro, il tuo sangue ci inchioda alle nostre responsabilità e chiedi a noi, tuoi fratelli nella fede, di essere responsabili del miracolo della vita che a piene mani Dio ogni giorno ripone nella culla della nostra libertà!
Amen”