“Prega per noi martire Gennaro e invoca su di noi il dono dello Spirito Santo affinché, illuminati dal tuo esempio, impariamo con scelte concrete e coraggiose ad uscire dalle nostre abitudini, dai nostri convincimenti di comodo, dai nostri recinti sicuri per annunciare la Parola e condividere la sorte di chi geme nelle tante prigioni di oggi, contagiando le esistenze recluse con la libertà del Vangelo! Forse la prima prigione da visitare con te è proprio la nostra, quella in cui come chiesa spesso ci costruiamo con i nostri atteggiamenti autoreferenziali, con il nostro parlarci addosso, con il nostro trasformare le normali e preziose differenze in ostacoli insormontabili per il cammino della comunione e dell’unità.
Vescovo Gennaro aiutaci a camminare tra i sentieri del tempo e della storia, con lo sguardo fisso sul Signore che hai amato e servito, e con i piedi sempre pronti a raggiungere i fratelli e le sorelle che si trovano nelle prigioni fisiche, interiori, sociali. Proprio come te, che incurante del pericolo e delle persecuzioni per amore di Dio e dei fratelli non temesti di metterti in cammino e di rischiare la vita per spezzare il pane della Parola ristoratrice ai tuoi fratelli prigionieri a causa del Vangelo e della violenza degli uomini.
Aiutaci a raggiungere coloro che gemono nelle prigioni della solitudine, i tanti anziani e ammalati che a causa della cultura dello scarto vengono messi ai margini da tutti, dimenticati dalla comunità: che il nostro farci prossimi li liberi dalla credenza di essere soli, dia conforto al loro dolore, rigeneri la loro speranza e converta i criteri efficientistici di una società che dimentica troppo spesso che ciò che ci rende umani non è il denaro che riusciamo a guadagnare ma l’amore che siamo capaci di donare! Cammina con noi, Vescovo Gennaro, e donaci la grazia di testimoniare il Vangelo di Cristo, la sua Parola che abbatte ogni muro di inimicizia e di divisione nei tanti ghetti che nella nostra metropoli si creano, ghetti nei quali sembra non battere mai il sole della giustizia, soprattutto per tanti bambini, ragazzi e giovani costretti a crescere in territori difficili, con meno possibilità dei loro coetanei: fa che la presenza della comunità cristiana in queste tante periferie continui ad essere lievito di giustizia e sale capace di condire con il sapore della speranza ogni periferia, sociale ed esistenziale!
Parla insieme a noi, Pastore fedele, alle coscienze e ai cuori dei piccoli e dei grandi potenti, di chi ha in mano l’economia, di chi amministra il bene comune, di chi governa le nostre città e il nostro paese: rendi chiara, forte e libera la nostra voce affinché pronunci parole coraggiose, che gli consentano di resistere e di vincere le tentazioni del potere, aiutandoli ad uscire dalle prigioni dei tatticismi, degli interessi particolari, dei politicismi che più che guardare ai bisogni della comunità – e di chi in essa è tra gli ultimi e i marginali – guardano alla preservazione della propria posizione di prestigio!
E infine, Testimone dal sangue fecondo, prega con noi, e aiutaci a pregare senza mai stancarci affinché in questa tua città mai più scorra sangue innocente, affinché la nostra Europa, la Terra Santa, e in tutto il mondo, cessino i conflitti fratricidi, le azioni di guerra, le operazioni terroristiche, e il Sole della Pace, quello che ti ha spinto a donare la vita e che ora contempli in eterno, dirami ogni nuvola di violenza, asciughi ogni lacrima di dolore, disarmi con il perdono ogni desiderio di vendetta! Si, che la testimonianza del tuo sangue, ci raggiunga nelle prigioni delle nostre menti rassegnate e dei nostri cuori induriti e ridesti l’animo di tutti alla certezza che l’amore vince sempre e che saranno le parole del bene, della bellezza, della bontà a scrivere il finale della storia!
Amen!”