“PREGHIERA DEL CATECHISTA”

26-09-2024

Maestro buono,

Signore e fratello nostro,

donaci oggi e sempre la tua Parola,

la tua Parola che spacca il tempo

immergendolo nell’eternità dell’amore,

la tua Parola che crea e fa risorgere,

la tua Parola che consegni a noi

affinché le nostre parole e la testimonianza della nostra vita

divengano mani disponibili a seminarla con generosità

e attrezzi umili per arare il cuore di coloro che ci affidi.

Donaci la consapevolezza della nostra fragilità

e la certezza di saperla abitata dal tuo amore,

così che rivolgendoci ai fratelli e alle sorelle che incontriamo,

piccoli o grandi che siano,

allontaniamo il piglio di chi si sente perfetto,

la sicumera di chi si crede arrivato,

l’alterigia di chi vestendo i panni del maestro

smette di indossare quelli del discepolo.

Aiutaci a ridestare la gioia della Buona Notizia

nei bambini e nei ragazzi, negli adulti e nelle famiglie,

affinché il fuoco del Vangelo continui ad ardere

in ogni casa, strada, vicolo e piazza della nostra terra partenopea.

Donaci di vivere la missione preziosa e delicata dell’annuncio

avendo bene in mente che prima di insegnare dottrine e precetti

bisogna accarezzare i volti, imparare i nomi,

entrare con discrezione nel tempio sacro delle storie,

delle attese, delle gioie e dei dolori di coloro a cui siamo inviati.

Insegnaci nella nostra missione quotidiana di catechisti

a lasciarci evangelizzare da coloro che evangelizziamo,

nella consapevolezza che spesso ami parlare da amboni per noi improbabili

e da microfoni che non avevamo piazzato.

E quando la stanchezza o il timore del futuro ci assalgono,

manda la brezza leggera del tuo Spirito:

così la gioia tornerà e sarà piena,

la fiducia sorgerà incrollabile

e gli occhi impareranno a scorgere

tra le pieghe del presente

le tracce del futuro di luce che disegni per noi

e che ci chiedi di colorare insieme a te, insieme ai poveri, ai piccoli, a tutti quanti poni sul nostro cammino.

Così saremo matite felici tra le mani dell’unico e vero Maestro.

Amen”

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